
L’epilogo di una storia, l’inizio di una nuova
Oltre che per la sua azienda, Nazareno Gabrielli era noto anche per la sua partecipazione alla vita sociale e culturale della città. Grazie alla sua
Nascerà così una nuova destinazione che unisce l’anima ospitale a quella espositiva, pensata per chi viaggia per lavoro o svago e per gli appassionati del mondo del design. Interno Marche offrirà un’esperienza a due dimensioni: ricercata accoglienza e percorso culturale. Le sue 30 stanze saranno uniche e personalizzate dalle opere di architetti e designer che hanno collaborato con le aziende guidate da Franco Moschini.
Oltre che per la sua azienda, Nazareno Gabrielli era noto anche per la sua partecipazione alla vita sociale e culturale della città. Grazie alla sua
Che cos’è un’eredità? È innanzitutto un’impronta lasciata nel tempo, fatta non necessariamente di beni materiali e tangibili, ma anche di un sistema di valori e
Foto e video di Maurizio Galimberti e Zero srl
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Una delle figure principali per lo sviluppo del pensiero razionalista nell’ambito della produzione architettonica, dell’arredamento, dell’industrial design. In tutta la sua produzione, dagli interni di luoghi domestici alle opere di industrial design, fino agli allestimenti museali,
Albini garantisce sempre la presenza di coerenza logica, alta purezza espressiva e capacità di misura etica e storica. La sua produzione costituisce il fulcro dell’innovazione della cultura architettonica in Italia all’inizio del Novecento.
Il suo studio, fondato nel 1978, in pochi anni, diviene un falansterio architettonico e artistico dove operano giovani architetti e designer provenienti dall’Italia e dall’estero. Moltissimi i progetti sia in campo edilizio che urbanistico.
È stata una delle figure prominenti del panorama artistico italiano per la sua opera, il suo pensiero e le sua azione, viene considerato come uno dei padri fondatori del design. La sua attività si è contraddistinta per la singolare curiosità con cui ha esplorato i campi del progetto, dall’arredamento all’arte, dall’architettura al disegno dell’oggetto.
La carriera di Gio Ponti fu lunga e articolata, il designer infatti non fermò la sua produzione neanche in tarda età. La fama di inventore del Made in Italy riposa sulla sua appassionata opera di promozione del design italiano con la rivista Domus (che fondò nel 1928) e le numerose collaborazioni con artigiani, artisti ed industriali.
Riconosciuto tra i maestri del design contemporaneo, collabora con numerosi marchi internazionali tra cui Alessi, Cappellini, Cassina, Flos, Kartell, Tecno. Il suo studio mescola differenti competenze con un approccio olistico e sartoriale grazie al quale si distingue in ambiti diversi, mantenendo una cifra stilistica e un’identità visiva ben riconoscibili.
Architetto e designer, è stato tra i protagonisti di movimenti dell’architettura radicale tra gli anni ’70 e ’80 come Cavart, Alchimia e Memphis. Nei decenni sucessivi ha disegnato lampade e arredi per le più importanti aziende italiane ed europee, realizzato progetti architettonici in Italia e nel mondo, esposto in Europa, Stati Uniti e in Giappone. Insignito della onorificenza di Ufficiale della Repubblica Italiana
per meriti nel campo del design e dell’architettura, svolge da tempo attività accademica in molti atenei italiani. Il suo lavoro è stato sempre paralleo a una continua ricerca legata “ai temi del progetto, della tecnologia e dell’artigianato”. Recentemente ha sviluppato numerosi progetti per la città di Milano, come ad esempio i padiglioni per Expo 2015 e l’Unicredit Pavilion in piazza Gae Aulenti.
Partner fondatore della Gregotti Associati, con cui ha vinto numerosi concorsi di architettura fra i quali il Centro Culturale di Bélem a Lisbona, la trasformazione dell’area Pirelli alla Bicocca, Milano, la sistemazione dell’area per l’esposizione universale a Siviglia, ha progettato numerosi allestimenti in rinomate sedi museali italiane ed europee.
Ha disegnato oggetti per Unifor, B&B Italia, Poltrona Frau, Fontana Arte, Arflex, Molteni & C., Fusital. Nel 1998 da vita insieme a Alessandro Colombo allo studio Cerri & Associati lavorando nell’ambito della progettazione architettonica, dell’industrial, graphic e interior design, della progettazione navale, dell’allestimento museale.
Studio fondato nel 2006 con sede a Copenhagen, è costituito da Stine Gam ed Enrico Fratesi. La loro produzione progettuale è ispirata da una perfetta fusione tra tradizione ed innovazione, con un approccio sperimentale alla scelta di materiali e tecniche di lavorazione. Procedono unendo la
tradizione classica dell’arredamento e dell’artigianato danese con l’approccio intellettuale e concettuale italiano. Da questa interculturalità nascono prodotti che riflettono la tradizione e rappresentano storie uniche, simboli ed associazioni di idee, spesso espresse in tramite gesti minimi e rarefatti.
Cipriota, con sede a Londra, ha avviato il suo studio negli anni 90 per esplorare le nozioni contemporanee di cultura ed estetica attraverso una combinazione di prodotto, arredamento e design ambientale. Posizionato tra belle arti e design, il suo lavoro mira a provocare dialogo, partecipazione e interazione.
La loro cifra estetica celebra equilibrio, eleganza e semplicità, e abbraccia la filosofia secondo cui un designer dovrebbe essere in grado di disegnare qualsiasi cosa. Il loro lavoro, dal 1957 ai primi anni del duemila, è stato esibito in diverse mostre internazionali, hanno ricevuto numerose onoreficenze tra cui ricordiamo il Compasso d’Oro nel 1964 e nel 1998.
Alias Oki Sato, nato a Toronto, dopo la laurea fonda lo studio Nendo, termine giapponese che significa “creta” e che esprime una vocazione plastica e scultorea, l’idea di duttilità e ludicità, con cui affronta diverse scale del progetto: dall’architettura d’interni al mondo dell’arredo, dagli allestimenti alla grafica.