A new destination will be born that unites hospitality and exhibition, designed for those travelling for work or leisure, and for lovers of the world of design. Interno Marche will offer a two-dimensional experience: refined hospitality and a cultural journey. Its 30 rooms will be unique and customized by the works of architects and designers who have collaborated with companies led by Franco Moschini.
Photos and Videos by Maurizio Galimberti and Zero srl
2021, Copyright Interno Marche, Moschini S.p.A.
Viale Cesare Battisti, 62029 Tolentino (MC)
Part. IVA 08520140016
Site by CANENERO
Una delle figure principali per lo sviluppo del pensiero razionalista nell’ambito della produzione architettonica, dell’arredamento, dell’industrial design. In tutta la sua produzione, dagli interni di luoghi domestici alle opere di industrial design, fino agli allestimenti museali,
Albini garantisce sempre la presenza di coerenza logica, alta purezza espressiva e capacità di misura etica e storica. La sua produzione costituisce il fulcro dell’innovazione della cultura architettonica in Italia all’inizio del Novecento.
Il suo studio, fondato nel 1978, in pochi anni, diviene un falansterio architettonico e artistico dove operano giovani architetti e designer provenienti dall’Italia e dall’estero. Moltissimi i progetti sia in campo edilizio che urbanistico.
È stata una delle figure prominenti del panorama artistico italiano per la sua opera, il suo pensiero e le sua azione, viene considerato come uno dei padri fondatori del design. La sua attività si è contraddistinta per la singolare curiosità con cui ha esplorato i campi del progetto, dall’arredamento all’arte, dall’architettura al disegno dell’oggetto.
La carriera di Gio Ponti fu lunga e articolata, il designer infatti non fermò la sua produzione neanche in tarda età. La fama di inventore del Made in Italy riposa sulla sua appassionata opera di promozione del design italiano con la rivista Domus (che fondò nel 1928) e le numerose collaborazioni con artigiani, artisti ed industriali.
Riconosciuto tra i maestri del design contemporaneo, collabora con numerosi marchi internazionali tra cui Alessi, Cappellini, Cassina, Flos, Kartell, Tecno. Il suo studio mescola differenti competenze con un approccio olistico e sartoriale grazie al quale si distingue in ambiti diversi, mantenendo una cifra stilistica e un’identità visiva ben riconoscibili.
Architetto e designer, è stato tra i protagonisti di movimenti dell’architettura radicale tra gli anni ’70 e ’80 come Cavart, Alchimia e Memphis. Nei decenni sucessivi ha disegnato lampade e arredi per le più importanti aziende italiane ed europee, realizzato progetti architettonici in Italia e nel mondo, esposto in Europa, Stati Uniti e in Giappone. Insignito della onorificenza di Ufficiale della Repubblica Italiana
per meriti nel campo del design e dell’architettura, svolge da tempo attività accademica in molti atenei italiani. Il suo lavoro è stato sempre paralleo a una continua ricerca legata “ai temi del progetto, della tecnologia e dell’artigianato”. Recentemente ha sviluppato numerosi progetti per la città di Milano, come ad esempio i padiglioni per Expo 2015 e l’Unicredit Pavilion in piazza Gae Aulenti.
Partner fondatore della Gregotti Associati, con cui ha vinto numerosi concorsi di architettura fra i quali il Centro Culturale di Bélem a Lisbona, la trasformazione dell’area Pirelli alla Bicocca, Milano, la sistemazione dell’area per l’esposizione universale a Siviglia, ha progettato numerosi allestimenti in rinomate sedi museali italiane ed europee.
Ha disegnato oggetti per Unifor, B&B Italia, Poltrona Frau, Fontana Arte, Arflex, Molteni & C., Fusital. Nel 1998 da vita insieme a Alessandro Colombo allo studio Cerri & Associati lavorando nell’ambito della progettazione architettonica, dell’industrial, graphic e interior design, della progettazione navale, dell’allestimento museale.
Studio fondato nel 2006 con sede a Copenhagen, è costituito da Stine Gam ed Enrico Fratesi. La loro produzione progettuale è ispirata da una perfetta fusione tra tradizione ed innovazione, con un approccio sperimentale alla scelta di materiali e tecniche di lavorazione. Procedono unendo la
tradizione classica dell’arredamento e dell’artigianato danese con l’approccio intellettuale e concettuale italiano. Da questa interculturalità nascono prodotti che riflettono la tradizione e rappresentano storie uniche, simboli ed associazioni di idee, spesso espresse in tramite gesti minimi e rarefatti.
Cipriota, con sede a Londra, ha avviato il suo studio negli anni 90 per esplorare le nozioni contemporanee di cultura ed estetica attraverso una combinazione di prodotto, arredamento e design ambientale. Posizionato tra belle arti e design, il suo lavoro mira a provocare dialogo, partecipazione e interazione.
La loro cifra estetica celebra equilibrio, eleganza e semplicità, e abbraccia la filosofia secondo cui un designer dovrebbe essere in grado di disegnare qualsiasi cosa. Il loro lavoro, dal 1957 ai primi anni del duemila, è stato esibito in diverse mostre internazionali, hanno ricevuto numerose onoreficenze tra cui ricordiamo il Compasso d’Oro nel 1964 e nel 1998.
Alias Oki Sato, nato a Toronto, dopo la laurea fonda lo studio Nendo, termine giapponese che significa “creta” e che esprime una vocazione plastica e scultorea, l’idea di duttilità e ludicità, con cui affronta diverse scale del progetto: dall’architettura d’interni al mondo dell’arredo, dagli allestimenti alla grafica.
One of the prominent figures of the Italian art scene for his work, thoughts and actions, he is considered to be one of the founding fathers of design. His activity was characterized by the singular curiosity with which he explored the fields of the project, from furniture to art, from architecture to object design.
Gio Ponti’s career was long and complex, in fact the designer did not stop his production even in old age. His fame as an inventor of ‘Made in Italy’ rests on his passionate work of promoting Italian design with the magazine Domus (which he founded in 1928) and numerous collaborations with artisans, artists and industrialists.
He is an emblematic figure in the international design scene, trained as an architect in Milan. Animated by an indomitable spirit and the curiosity of those who want to continually renew themselves, he carries out his work as
a designer by proposing a personal reinterpretation of contemporary design, both for the brand that bears his name, and as art director for other important companies in the sector.
Their projects, iconic today, range from products, graphics, interiors and fittings. In 1965 the Vignellis moved to Chicago and founded, together with other designers, Unimark International, specialized in corporate graphics with clients of the caliber of American Airlines, Knoll, Bloomingdales, and Saks Fifth Avenue. In 1971 the couple founded Vignelli Associates in New York. The Vignellis have the merit of helping to spread Italian design in the United States.
Their aesthetic figure celebrates balance, elegance and simplicity, and embraces the philosophy that a designer should be able to design anything. Their work, from 1957 to the early 2000s, has been exhibited in various international exhibitions and they have received numerous honours including the Compasso d’Oro in 1964 and 1998.
Also known as Oki Sato, born in Toronto, after graduation he founded the Nendo studio, a Japanese term meaning “clay” and which expresses a plastic and sculptural vocation, the idea of ductility and playfulness, with which he tackles different project scales: from interior architecture to the world of furniture, from set-ups to graphics.
Internationally renowned architect and designer Gaetana, called “Gae”, graduated in architecture in Milan in 1954 and, after important participation in the Milan Triennali, began a fruitful collaboration with Olivetti, Fiat, Max Mara, and Knoll, for which she created showrooms, offices and exhibitions in Italy and abroad. In addition to industrial design projects, in her long career, interior architecture and a series of important renovations stand out, among which the most famous, the Gare d’Orsay in Paris, which was transformed into a museum in 1986.