Dal nulla viene nulla

Che cosa significava lavorare alla Nazareno Gabrielli? Per molti, tutto.
Oltre che il lavoro di una vita, l’azienda rappresentava il luogo delle relazioni, la seconda famiglia.
Per Nazareno Gabrielli, avere un rapporto di stima e fiducia reciproca con i suoi dipendenti, era un fattore imprescindibile per il successo dell’azienda. Per questo amava ricompensarli con feste, cene ed uscite, per ringraziarli del loro contributo e per creare occasioni di convivialità che saldassero i legami.
Un’azienda che ha dato vita ad un nuovo modo di concepire il lavoro e che ha fatto sì che il piccolo laboratorio aperto nel 1907, arrivasse ad impiegare più di 100 dipendenti e a costruire un vero e proprio fenomeno socio-culturale.
Tutto ciò, si deve in gran parte a Nazareno Gabrielli e alla caparbia lungimiranza. Dai carteggi e dagli scritti dell’epoca, è chiara la sua volontà di fare sì che i dipendenti della sua azienda non fossero meri esecutori, ma che partecipassero attivamente al processo creativo e produttivo, portando a lavoro non solo le loro mani, ma anche le loro idee e capacità.
In assoluto anticipo rispetto ai tempi, Nazareno Gabrielli arrivò a teorizzare la partecipazione degli operai agli utili dell’azienda, ben prima del noto metodo Olivetti.
Nei discorsi di inaugurazione di Villa Gabrielli, possiamo leggere:
Oggi sono riuscito a crearvi, con i sacrifici finanziari che solo io conosco, un ambiente sano, ampio, elegante che rappresenta l’ammirazione di tutti; domani non riterrò un sacrificio, ma un dovere e una gioia insieme, mettervi a parte più largamente del passato, dei profitti dell’industria, profitti che fino ad oggi ho speso alla consolidazione ed all’incremento dell’industria stessa.
EX NIHILO NIHIL, dal nulla viene nulla, è il motto che campeggia sulla torre di Villa Gabrielli e riassume appieno lo spirito dell’azienda e del suo fondatore.

 

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